Il Codex Purpureus Rossanensis: un tesoro bizantino nel cuore della Calabria
Nel cuore della città di Rossano, scrigno d’arte e spiritualità della Sibaritide, si conserva uno dei più straordinari manoscritti del mondo: il Codex Purpureus Rossanensis. Capolavoro assoluto dell’arte bizantina, questo antico evangelario non è solo un documento religioso, ma un ponte di luce tra Oriente e Occidente, dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2015.
Cos’è il Codex Purpureus?
Il Codex è un manoscritto del VI secolo, realizzato probabilmente in Siria o Palestina, contenente i Vangeli di Matteo e Marco. Prende il nome dal caratteristico colore purpureo delle sue pagine, tinta preziosa riservata agli imperatori e simbolo di sacralità. Ogni pagina è scritta in lettere d’argento e d’oro, con preziose miniature che raccontano episodi della vita di Gesù, anticipando di secoli l’arte sacra medievale europea.
Dove si trova oggi?
Oggi il Codex è custodito nel suggestivo Museo Diocesano e del Codex di Rossano, allestito nel cuore del centro storico. Il museo è una tappa obbligata per chi visita la Sibaritide: un’esperienza immersiva tra arte, fede e storia, arricchita da installazioni multimediali che rendono accessibile anche ai più giovani la comprensione di questo capolavoro.
Perché visitarlo?
Visitare il Codex significa entrare in contatto con una delle testimonianze più antiche e preziose della cultura cristiana. È un viaggio nel tempo, in un’epoca in cui l’arte non era solo decorazione, ma strumento di evangelizzazione e mezzo per trasmettere bellezza e conoscenza.
Organizza la tua visita
Il Museo Diocesano è aperto tutto l’anno, con visite guidate su prenotazione. È facilmente raggiungibile dal centro di Rossano, dove è possibile proseguire l’itinerario culturale visitando anche la splendida Abbazia di Santa Maria del Patire e il centro storico bizantino, tra vicoli, chiese e belvedere mozzafiato.
Scopri il Codex. Scopri Rossano. Scopri la Sibaritide.
Un territorio che custodisce tesori millenari, pronto ad accoglierti.