Palazzo Cherubini

Palazzo Cherubini – Visita della Dimora Storica

Nel cuore del centro storico di Rossano, il Palazzo Cherubini  rappresenta una delle più affascinanti dimore storiche della Sibaritide. Edificato nel XIX secolo, conserva intatto il fascino di una residenza nobiliare ottocentesca grazie alla costante cura dei proprietari e ai restauri eseguiti da esperti artigiani e artisti locali.

Passeggiando tra i suoi eleganti ambienti, si ammirano gli splendidi affreschi e i raffinati decori che impreziosiscono i soffitti dei saloni di rappresentanza e dei salotti privati delle suite. Ogni dettaglio racconta una storia di stile, arte e ospitalità. Lasciatevi incantare dalla bellezza delle sue sale con i suoi meravigliosi arredi e suppellettili: candelabri, campanelli, posate, tende, lampadari e molto altro. Visitare Palazzo Cherubini significa vivere un’esperienza unica che unisce storia, arte e relax, immersi nell’atmosfera suggestiva di Rossano, che possiede circa 130 nobili dimore ottocentesche.

La facciata, sobria ma imponente, introduce a interni ricchi di storia: ampie sale con soffitti a cassettoni, affreschi d’epoca e pavimenti in pietra locale. Ogni dettaglio racconta la raffinatezza di un’epoca in cui eleganza e prestigio erano parte integrante della vita aristocratica.

Oggi, Palazzo Cherubini oltre ad essere una straordinaria struttura ricettiva è anche un polo culturale, sede di mostre, eventi e visite guidate che permettono di vivere un’esperienza immersiva nel passato. La sua valorizzazione contribuisce a preservare e raccontare l’identità della Sibaritide.

Consiglio di visita: dopo aver ammirato Palazzo Cherubini, esplora i vicoli e le piazzette circostanti, ricchi di scorci pittoreschi e testimonianze storiche.

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Museo dell’Auto D’Amico

Il Museo dell’Auto D’Amico – Racing Car Collections, situato a San Demetrio Corone, è un affascinante spazio espositivo nato dalla passione dell’avv. Adriano D’Amico per l’automobilismo sportivo. Il museo ospita una collezione di auto storiche da corsa e vetture stradali, accompagnate da pannelli informativi che ne raccontano il passato glorioso. Il percorso museale conduce il visitatore attraverso un tunnel scenografico ispirato al circuito di Montecarlo e alla partenza storica della Coppa Sila, evocando l’atmosfera delle grandi competizioni.

Realizzato con il contributo dell’Historic Club Castrovillari e di altri appassionati, il museo rappresenta un tributo alla cultura motoristica calabrese e italiana. Una tappa imperdibile per gli amanti delle auto d’epoca e della storia del racing, immersa in un contesto suggestivo tra tradizione e motori.

Galleria Nazionale di Cosenza: capolavori dal ‘500 a oggi nel cuore della città

Situata nel monumentale Palazzo Arnone, nel centro storico di Cosenza, la Galleria Nazionale di Cosenza offre un affascinante viaggio nell’arte italiana dal XIV al XXI secolo. Il percorso espositivo comprende opere di grandi maestri come Mattia Preti, Luca Giordano, Umberto Boccioni, e numerosi artisti calabresi.

Nella sezione dedicata al Cinquecento, spiccano i dipinti di Pietro Negroni e Marco Cardisco, mentre il Seicento è rappresentato dalle straordinarie tele di Preti e Giordano. Di rilievo è anche la collezione Banca Carime, oggi parte del patrimonio artistico di Intesa SanPaolo.

La sezione contemporanea include opere di Bizhan Bassiri, Pietro Consagra, Giorgio de Chirico, Mimmo Rotella e una prestigiosa raccolta grafica di disegni di Umberto Boccioni, tra le più importanti a livello internazionale.

Il museo è protagonista della vita culturale locale grazie a mostre temporanee, eventi del Ministero della Cultura (come la Domenica al Museo) e percorsi tematici che valorizzano la storia dell’edificio, già sede di carcere e tribunale.

Facilmente raggiungibile, la Galleria è meta ideale per gruppi, scolaresche e turisti in visita nel cuore della Calabria. Per conoscere mostre, eventi e visite guidate, è possibile seguire i canali social ufficiali.

Santuario Diocesano dei Santi Cosma e Damiano

Un gioiello bizantino nel cuore dell’eredità arbëreshë

Situato nel pittoresco borgo di San Cosmo Albanese, il Santuario dei Santi Cosma e Damiano è una tappa imperdibile per chi desidera esplorare l’anima spirituale e artistica della Calabria arbëreshë. Questo luogo sacro, sorge su ciò che resta di un antico monastero basiliano attestato già nell’XI secolo e menzionato in una bolla papale di Urbano II.

Un’eredità millenaria tra fede, arte e cultura

Il santuario conserva preziosi affreschi bizantini del pittore cretese Niko Gianakakis e splendidi mosaici realizzati dalla bottega d’arte Mellini di Firenze, che raccontano con maestria simboli e riti della tradizione greco-bizantina. Qui, la spiritualità si fonde con l’arte, creando un’esperienza immersiva per il visitatore.

I Santi Medici: simbolo di devozione e identità

All’interno, sono custodite le statue lignee di San Cosma e San Damiano, medici e taumaturghi, raffigurati con la palma del martirio e il libro della sapienza. Le sculture, poste su un elegante piedistallo con colonne tortili, sono oggetto di profonda venerazione da parte della comunità locale e dei pellegrini.

Architettura in evoluzione

Nonostante i rimaneggiamenti avvenuti nei secoli, sono ancora visibili parti dell’impianto originario, come il muro frontale e i resti dell’ingresso medievale. La facciata attuale e il campanile risalgono al 1909, mentre l’abside e la casa del pellegrino furono ampliati tra il 1962 e il 1970.

Feste religiose e tradizione bizantina

Ogni anno, dal 18 al 27 settembre, il santuario è cuore pulsante della festa patronale, che culmina con la divina liturgiapresieduta dal Vescovo dell’Eparchia di Lungro. La celebrazione si ripete, secondo il calendario bizantino, la seconda domenica di novembre: un doppio appuntamento che richiama fedeli da tutta la regione e non solo.

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Abbazia di Sant’Adriano a San Demetrio Corone

Un gioiello d’arte bizantina e barocca nel cuore della Sibaritide, simbolo della cultura italo-albanese e della spiritualità orientale.

L’Abbazia di Sant’Adriano è uno dei luoghi più affascinanti e significativi della Sibaritide, situata a San Demetrio Corone, borgo arbereshe tra i più importanti del sud Italia. Fondata nel X secolo, l’abbazia è un monumento religioso di grande valore artistico e culturale, legato alla diffusione del rito bizantino-greco in Calabria e alla presenza della comunità italo-albanese (arbereshe).

Nei secoli ha subito trasformazioni e restauri che hanno stratificato diversi stili architettonici: il risultato è un affascinante connubio di elementi medievali, bizantini e barocchi, che rendono l’abbazia unica nel suo genere. Nonostante la perdita dell’unità originaria, l’edificio conserva un’eleganza composita e suggestiva, che alterna dettagli “mostruosi, misteriosi e fantastici”, secondo la definizione degli storici dell’arte.

Cosa vedere nell’Abbazia di Sant’Adriano

  • Tre navate con copertura lignea, sorrette da antiche colonne e pilastri in pietra

  • Affreschi bizantini del XII e XIII secolo, con figure di santi orientali

  • Una magnifica cupola barocca che raffigura il Creatore con San Nilo e altri santi in preghiera

  • Altare maggiore del 1731 attribuito a Domenico Costa, con tela del Martirio di Sant’Adriano (probabilmente di Francesco Saverio Ricci)

  • Due splendidi busti lignei del ‘600 raffiguranti Sant’Adriano e Santa Natalia

  • Altari laterali con rappresentazioni sacre di San Basilio, San Vito, San Nilo e la Madonna

  • Il prezioso pavimento originale in opus sectile e mosaico policromo, considerato il vero capolavoro della chiesa

  • L’ingresso secondario chiamato Porta dei Monaci, con stipiti in marmo e mascheroni scolpiti, un tempo collegato al Collegio Italo-Albanese adiacente

Dove si trova

Via Collegio Italo-Albanese – San Demetrio Corone (CS)
Area: Sibaritide – Calabria orientale

Perché visitarla?

L’Abbazia di Sant’Adriano è molto più di un luogo religioso: è uno scrigno di arte sacra, storia bizantina e identità culturale arbereshe. Visitandola, si compie un viaggio affascinante tra Oriente e Occidente, tra mosaici medievali, pittura sacra e spiritualità antica.

Museo d’Arte Antica e del Precinema

Nel cuore del centro storico di Corigliano Calabro, tra vicoli antichi e affacci panoramici sulla Piana di Sibari, si erge Palazzo Passerini, nobile dimora tra- sformata in uno scrigno di tesori: è qui che ha sede il Museo d’Arte Antica e del Precinema (MusAAC), custode di una collezione straordinaria e sorpren- dente. Il museo nasce dalla passione e dalla visione di Giacomo Felicetti, che in oltre trent’anni ha rac- colto opere e manufatti capaci di raccontare seco- li di storia, fede, arte e ingegno umano. Il percorso espositivo si snoda tra eleganti sale che conducono il visitatore in un viaggio attraverso il tempo, tra sug- gestioni sacre, meraviglie della devozione popolare e le prime forme di spettacolo visivo.

L’ARTE SACRA E LA SPIRITUALITÀ Le prime sale sono dedicate all’arte sacra, dove si possono ammirare acquasantiere, crocifissi, cande- lieri, tabernacoli, statue, paramenti liturgici ricamati in oro, icone russe e rare figure in terracotta e cera. Un compianto del Cristo morto del Maestro Roberto Barbato, un altare dipinto del XVI secolo e reliquiari del Settecento impreziosiscono l’allestimento, in un dialogo continuo tra arte e fede.

SAN FRANCESCO DI PAOLA E LE RELIGIONI DEL MONDO Ampio spazio è dedicato al culto di San Francesco di Paola, patrono della Calabria, documentato attra- verso dipinti, reliquie, statue e una preziosa raccolta bibliografica che affonda le radici nel Seicento. Un’in- tera sezione esplora anche il ruolo dei cappellani mi- litari durante i conflitti, accanto a oggetti liturgici “da trincea” e simboli delle religioni ebraica e orientale. La devozione popolare locale trova espressione in due opere in terracotta, che raffigurano la Proces- sione dei Misteri e quella del Corpus Domini.

LA MAGIA DEI PRESEPI Il MusAAC custodisce una delle più ricche raccol- te presepiali del Meridione. Nelle sale dedicate, si susseguono scene della Natività provenienti da tutta Italia, tra cui spiccano i presepi napoletani dei secoli XVIII e XIX, con figure originali e dettagliate. Un’am- bientazione palestinese animata da statue in movi- mento e una raffinata selezione di opere calabresi e siciliane rendono questa sezione particolarmente affascinante e viva.

LE MACCHINE DEL PRECINEMA: LA MERAVIGLIA PRIMA DEL CINEMA Una delle gemme più rare del museo è la sezione dedicata alle macchine del precinema, considerata tra le più prestigiose in Europa. Qui si possono am- mirare lanterne magiche dell’Ottocento, accompa- gnate da lastre dipinte a mano, manifesti cinemato- grafici e fotobuste: oltre 1600 pezzi che raccontano l’evoluzione dello spettacolo visivo e il rapporto tra immagine e spiritualità.

OMAGGIO A CORIGLIANO Il percorso si conclude con un omaggio alla città stessa: dipinti, incisioni e materiali d’epoca illustrano la storia urbana di Corigliano Calabro, mentre una suggestiva scena presepiale in ceramica raffigura la città con la sua cinta muraria cinquecentesca, a testimonianza della vitalità culturale e dell’identità storica del territorio. UN MUSEO DA VIVERE Il MusAAC non è solo un luogo di conservazione, ma un vivo centro culturale: propone eventi, mostre temporanee, incontri e attività educative grazie al supporto dell’Associazione Archàion Mediterranea, che promuove la partecipazione della comunità lo- cale. I visitatori possono anche usufruire di spazi come la “Meeting Room” per eventi culturali, una sala per esposizioni estemporanee e l’area “Sapori & Saperi del Territorio”, pensata per valorizzare le eccellenze locali.

Castiglione di Paludi

Castiglione di Paludi è uno dei siti archeologici più affascinanti e misteriosi della Calabria, immerso in un contesto naturalistico di grande suggestione, tra colline boscose e panorami che si affacciano sulla Sibaritide. Si trova nel territorio del comune di Paludi, a circa 900 metri di altitudine, e conserva i resti di un importante insediamento brettio risalente tra il IV e il III secolo a.C.

L’area, protetta naturalmente da scoscendimenti e gole, fu scelta per la sua posizione strategica e difensiva. Qui è ancora possibile ammirare le mura megalitiche in blocchi di pietra squadrata, tra le più imponenti e meglio conservate dell’antichità calabrese. Oltre alle fortificazioni, sono visibili resti di edifici pubblici, aree residenziali, una necropoli e un’imponente agorà (piazza centrale), segno dell’organizzazione politica e sociale della comunità che vi abitava.

Castiglione di Paludi rappresenta una preziosa testimonianza della cultura dei Brettii, popolazione italica fiera e indipendente, in costante confronto con le colonie greche della costa e, in seguito, con la dominazione romana. Il sito, ancora in parte da esplorare, offre ai visitatori un’esperienza unica, dove natura, storia e archeologia si fondono in modo autentico.

È un luogo ideale per escursioni, visite guidate e percorsi didattici, particolarmente indicato per chi vuole scoprire un volto meno noto ma profondamente autentico della Calabria antica. Castiglione è anche un’opportunità per esplorare l’entroterra della Sibaritide, lontano dai circuiti turistici più battuti, ma ricco di fascino e identità.

Un sito da vivere e riscoprire, per chi desidera un turismo fatto di storia vera, silenzio, bellezza e radici profonde.

Castello Svevo di Rocca Imperiale

Il Castello di Rocca Imperiale, noto anche come Castello Svevo, è uno dei gioielli storici e architettonici della Sibaritide. Sorge maestoso sulla sommità del borgo medievale, dominando il Mar Ionio e l’intera piana sottostante con una vista spettacolare che abbraccia mare, colline e montagne.

Fu fatto costruire intorno al 1225 per volontà di Federico II di Svevia, imperatore del Sacro Romano Impero, con funzione difensiva e strategica, a controllo dei confini settentrionali del Regno di Sicilia. L’edificio conserva ancora oggi molti elementi tipici dell’architettura militare federiciana: torri, bastioni, camminamenti e un impianto massiccio e compatto, pensato per resistere agli assedi.

Nel corso dei secoli, il castello subì modifiche e ampliamenti da parte delle famiglie nobili che si succedettero nella sua gestione, trasformandolo in una raffinata residenza signorile senza però comprometterne l’anima fortificata. Oggi, visitare il Castello significa compiere un viaggio nel tempo, attraverso sale storiche, cortili interni, terrazze panoramiche e spazi musealizzati che raccontano la vita del passato.

L’edificio ospita spesso mostre, eventi culturali e rievocazioni storiche, oltre a essere parte integrante del percorso turistico del borgo, riconosciuto tra i Borghi più Belli d’Italia. Rocca Imperiale è anche celebre per la produzione del limone IGP e il suo centro storico in pietra offre scorci autentici e suggestivi.

Il Castello di Rocca Imperiale non è solo un monumento, ma un simbolo dell’identità storica e culturale della Sibaritide, un luogo da scoprire per chi ama la storia, l’arte e le atmosfere antiche che ancora vivono tra le sue mura.

Museo e Parco Archeologico di Sibari

Il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide e il Parco Archeologico di Sibari rappresentano uno dei siti culturali più significativi del Sud Italia, testimoniando la grandezza e la ricchezza di una delle più potenti città della Magna Grecia: Sibari.

Fondata dagli Achei intorno al 720 a.C., Sibari divenne celebre in tutto il mondo antico per il suo splendore, la prosperità commerciale e la raffinatezza della sua cultura. Distrutta nel 510 a.C. da Crotone, fu ricostruita con il nome di Thurii e successivamente rifondata dai Romani come Copia. Questo complesso stratificato rende l’area archeologica di straordinario interesse storico.

Il Parco Archeologico, immerso in un paesaggio rurale e silenzioso, custodisce i resti delle tre città sovrapposte: mura, strade, edifici pubblici, terme e abitazioni riportano in vita secoli di storia mediterranea. Il percorso di visita è affascinante e immersivo, adatto a studiosi, appassionati e famiglie.

Accanto al parco si trova il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, che raccoglie reperti provenienti dagli scavi e offre un’esposizione moderna e coinvolgente. Anfore, monete, oggetti di uso quotidiano, sculture e frammenti architettonici raccontano la vita quotidiana, il culto, i commerci e l’arte delle popolazioni che abitarono la piana di Sibari. Particolarmente suggestiva è la sezione dedicata ai riti funerari e alla religiosità greca e romana.

Il sito rappresenta un punto di riferimento culturale imprescindibile per la Sibaritide e un luogo simbolico della sua identità. Visitare Sibari oggi significa camminare tra le radici della civiltà occidentale e scoprire un patrimonio che continua a parlare del presente.

Una tappa fondamentale per ogni viaggiatore in Calabria.

Museo Diocesano e del Codex

Nel cuore del centro storico di Rossano, all’interno del palazzo arcivescovile, sorge uno dei luoghi culturali più affascinanti della Calabria: il Museo Diocesano e del Codex. Questo spazio museale custodisce un patrimonio di straordinario valore artistico, storico e spirituale, testimone della profonda identità bizantina e cristiana del territorio.

Il protagonista assoluto del museo è il Codex Purpureus Rossanensis, un evangelario greco miniato del VI secolo, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Si tratta di uno dei più antichi manoscritti del Nuovo Testamento esistenti al mondo, realizzato su pergamena tinta di porpora con testi in oro e argento, impreziosito da meravigliose miniature che illustrano episodi della vita di Cristo. Un’opera unica che attira studiosi e visitatori da ogni parte del mondo.

Accanto al Codex, il museo espone una ricca collezione di arte sacra proveniente dalle chiese e dal patrimonio della diocesi di Rossano. Si possono ammirare icone, crocifissi, paramenti liturgici, reliquiari, calici, opere pittoriche e sculture che raccontano la storia della fede e della devozione nel territorio. L’allestimento moderno e suggestivo accompagna il visitatore in un percorso immersivo tra spiritualità, arte e cultura.

Il Museo Diocesano e del Codex è un luogo da non perdere per chi visita la Sibaritide: non solo per il valore inestimabile del Codex, ma anche per l’opportunità di scoprire l’eredità bizantina e la centralità di Rossano nella storia del Mediterraneo.

Una tappa fondamentale per comprendere l’anima più profonda del territorio, dove sacro e bellezza si incontrano in un equilibrio perfetto.